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Un viaggio surreale e simbolico alla ricerca
di emozioni e suggestioni poetiche

Dalla città di Milano, dove ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Brera, Antonella Lambardi si trasferisce in Toscana, recuperando parte delle proprie radici e della propria storia familiare. È qui che l’interesse e la passione per l’Arte diventano “mestiere”.

Nella prima fase della sua attività realizza complementi d’arredo e, valorizzando materiali di recupero, dà nuova forma e funzione estetica ad oggetti di uso quotidiano. In seguito si dedica alla creazione di dipinti utilizzando una tecnica mista in cui il collage si fonde con l’elemento pittorico: le immagini, ricche di forme simboliche e piccoli particolari tridimensionali, suggeriscono storie surreali e racconti suggestivi in grado di evocare emozioni e mondi paralleli.

Il suo lavoro non parte da un progetto: nel cogliere un’immagine che attrae la sua attenzione l’artista lavora attorno ad essa, aggiungendo pezzo dopo pezzo, frammento dopo frammento, sensazione dopo sensazione, lasciandosi trasportare dal gusto di assemblare forme colori ed emozioni.

Sono opere surreali, affollate di particolari: immagini dentro l’immagine, segni nostalgici del passato, ricordi di luoghi vissuti che diventano storie di vita, frammenti di un quotidiano carico di poetica bellezza.

Qui la scrittura allude a significati nascosti e al contempo entra nelle tele come elemento visivo sotto forma di bordatura continua che incornicia e inquadra l’immagine, o come singole lettere che possono generare anagrammi.

Spesso ci sono note, ritagli di spartiti musicali, tasti di pianoforte: ogni quadro ha una sua musica, evoca una possibile colonna sonora che accompagna la suggestione  visiva.

Ci sono scale che collegano terra e cielo, scale per varcare i confini del reale, per entrare e percorrere il “mondo parallelo” del dipinto fatto di paesaggi surreali, città fantastiche e misteriose, nelle quali si riconoscono elementi ed atmosfere evocativi di un’infanzia ancora presente.

Tanti piccoli particolari tridimensionali attraggono l’attenzione movimentando l’immagine e accompagnano lo sguardo a cogliere suggestioni e intravedere racconti.

Gli orologi segnano il tempo, quello reale scandito dalla nostalgia dei ricordi, ma anche l’attimo ideale sospeso nel mondo parallelo del dipinto stesso, che va al di là  del tempo che scorre. Le carte da gioco alludono al destino che si crea, portando  con sé un senso di positiva spiritualità.
Anche il tema del viaggio ha un senso spirituale, rimanda alla ricerca delle nostre radici.

Attualmente Antonella Lambardi prosegue la sua attività artistica in Toscana. Recentemente ha presentato una mostra personale presso il Museo TePoTraTos di Monticchiello (Pienza) e negli spazi espositivi milanesi Zen Sushi e Milonga.

La nostalgia per un luogo ideale o reale racconta il viaggio della vita.

Sono nata tra le nebbie della periferia milanese, quando ancora uno dei giochi più belli era andare nel campo vicino casa, d’inverno, e perderti girando su te stessa tante volte che alla fine non sapevi più dove eri perché non si vedeva a un passo. Ritrovare la direzione giusta era una emozionante, elettrizzante avventura.
Ho lasciato Milano dopo aver terminato gli studi all’Accademia di Belle arti di Brera e mi sono trasferita in Toscana, la terra dei miei genitori, dei miei nonni, alla ricerca delle mie radici. Radici che ora so essere in tutti i luoghi in cui ho vissuto, dove ho viaggiato, che mi hanno emozionato, protagonisti e testimoni dei miei giorni.
Qui dove vivo ora ho il bosco e la montagna, le colline dolci e a un passo il mare. Ho meravigliosi tramonti, doppi arcobaleni, notti stellate e altissimi cieli azzurri. Qui cammino per vicoli di paesi antichi densi d’arte e di storia… ma quando un po’ di nebbia arriva silenziosa sono ancora felice!

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    Tanti piccoli particolari tridimensionali attraggono l'attenzione movimentando l'immagine e accompagnano lo sguardo a cogliere suggestioni e intravedere racconti.

    Antonella Lambardi
    info@antonellalambardi.it

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